sabato 15 novembre 2014

Fotografare nel 2014 con una misteriosa pellicola scaduta nel 1944

Gran parte del fascino della pellicola sta proprio nel fatto che per vedere come risulteranno le immagine registrate su questo supporto, bisogna attendere la fine di ogni procedimento foto-chimico, senza contare che gli imprevisti possono sempre verificarsi, in ogni situazione e ad ogni fotografo.
Non ci sono certezze.
Anche perché, lo strato gelatinoso nel quale viene stesa l'emulsione sensibile alla luce è un elemento biologico ricavato dalle ossa di animali, in genere pecore, appositamente allevate a questo scopo, perlomeno un tempo era così.
Quando Kodak e Agfa crescevano nei loro pascoli questi ovini, la dieta degli animali era controllata, come i molti altri parametri che dovevano essere continuamente verificati per dar origine ad una produzione dalla qualità e dalle caratteristiche costanti.
Ovviamente, ogni emulsione veniva poi numerata e confrontata con quelle precedenti e successive, per poter offrire una buona continuità di tonalità, contrasto, grana e sensibilità.
Per il colore, i parametri da osservare sono maggiori, così come è anche più veloce il decadimento nel tempo di determinate caratteristiche.
Essendo un materiale "vivo", la pellicola è continuamente soggetta ad invecchiamento, reagisce in modo imprevedibile agli sbalzi di temperatura o d'umidità e può essere attaccata da microrganismi viventi, quali funghi, batteri, microbi e via discorrendo che ne modificano la struttura ed il risultato finale.
Andare a prendere un'emulsione dimenticata in un cassetto, con la speranza di trarne fotografie è sempre un azzardo, chi affronta un lavoro professionale di un certo impegno, come prima cosa, s'assicura di poter utilizzare un lotto di pellicole aventi tutte lo stesso numero di emulsione, cosa che riesce a garantire una resa omogenea.
Se poi le pellicole non vanno utilizzate immediatamente, è meglio conservarle a temperatura ed umidità costante.
Con l'invecchiamento dell'emulsione, le pellicole in bianco e nero hanno un innalzamento del livello del velo che ne attenua il contrasto e la leggibilità dell'immagine finale, oltre ad una perdita di sensibilità che richiede di dover effettuare dei test d'esposizione, prima di scattare fotografie per il nuovo riferimento ISO da impostare sull'esposimetro.
E' soprattutto quando l'immagine è ancora latente sull'emulsione, senza essere ancora stata sviluppata e fissata che si possono verificare altre importanti modificazioni. 
Durante questa fase i sali d'argento assorbono l'energia dei fotoni e producono un'immagine molto, molto debole, praticamente invisibile che verrà amplificata di alcuni miliardi di volte dai rivelatori chimici.
E' sempre meglio ricorrere in tempi brevi allo sviluppo perché, ancora una volta, la temperatura e l'umidità possono favorire una forma di auto-sviluppo ed andare a compromettere la conservazione dell'immagine.
Lo scorso mese di maggio, il mio amico Guido Tosi ha vinto ad un'asta online un bobina di 30 metri di pellicola bianco e nero scaduta 70 anni fa e presumibilmente prodotta circa 10 anni prima.
Nessuno voleva questa pellicola 35mm di 80 anni che Guido s'è aggiudicato a 99 centesimi di dollaro.
Dopo qualche test, si è stabilito che la sensibilità nominale di circa 50 ASA (Exposure Index) dovesse essere diventata di circa 12 ISO.
Per rendere le cose ancor più interessanti, difficili e misteriose, la pellicola era stata ribobinata in rullini da circa 10 pose e consegnata ad una quindicina di appassionati di fotografia che avrebbero effettuato degli scatti come a loro meglio aggradava, provvedendo poi a sviluppare la pellicola nel modo che loro avrebbero ritenuto più appropriato. 
Avevo già parlato di questo evento in questa pagina del mio blog di arte popolare e riflessioni personali, ma adesso voglio farvi vedere le fotografie ottenute con la pellicola per identificazione di 80 anni fa.
Io ho caricato il rullino della pellicola sulla mia Nikon F3 e mi sono diretto in un vecchio parco per divertimenti abbandonato alle porte di Milano, di seguito potete vedere quello che ne è uscito.

Carousel 

Le ottiche utilizzate sono il Nikkor AIS 20mm f 2,8 e il Nikkor AIS Macro 50mm f 3,5

I used a Nikkor AIS 20mm f 2,8 and a Micro Nikkor 50mm f 3,5

Pavimento di legno
Wooden floor

Queste fotografie sono state scattate a metà agosto e sviluppate dopo circa un mese.
Lo sviluppo è stato effettuato da Guido Tosi che ha utilizzato L'Agfa Rodinal diluito 1+100 per 1 ora a 20 gradi centigradi.
Sono stati utilizzato anche g. 7 di bromuro di potassio come antivelo.

These photographs were taken in mid-August and developed after about a month.
The development was carried out by Guido Tosi which used the Agfa Rodinal diluted 1 + 100 for 1 hour at 20 degrees Celsius.
Were also used g. 7 of potassium bromide as antifoggants.


Gradini sfondati

Per scansionare le immagini mi sono fatto prestare un Canon FS 4000 US da un amico.

To scan the images I borrowed a Canon FS 4000 US from a friend.


Schienale di un sedile
The back of a seat

Da queste immagini  si vede chiaramente che si è formata una specie di retinatura della grana che ha dimensioni molto grandi.

From these images it is clear that it is formed a kind of dithering of the grain that has very large dimensions.


Posto numero 3
Seat n.3

Le striature scure in corrispondenza delle perforazioni lasciano pensare che l'agitazione troppo energica abbia provocato un certo sovrasviluppo del negativo.

The dark streaks in the perforations suggests that the vigorous shaking has caused some of the negative overdevelopment.

Luci colorate
Colored lights

Tuttavia è strano che queste striature non si siano verificate alla stessa maniera su tutti i fotogrammi. 

However, it is strange that these streaks do not have occurred in the same way on all frames.

Copertura del Carousel
The structure of the Carousel

Alcuni scatti li ho effettuati su cavalletto, altri a mano libera, per potermi muovere più liberamente in un'area il cui accesso è interdetto agli estranei.

Some shots I've made on the stand, other free hand, to be able to move more freely in an area to which access is forbidden to outsiders.

Totale del Carousel
A panoramic view of the Carousel

Questo fotogramma è stato il primo ad essere stato esposto, si vedono le tracce del feltro che demarcava la parte all'interno del rullino con la coda esposta alla luce, durante il caricamento della pellicola in macchina.

This frame was the first to be exposed, you can see the traces of the felt that marked the inside part of the roll with the tail exposed to light, during the loading of the film in the camera.

Commento personale delle immagini ottenute
Devo dire di non aver avuto particolarmente cura della pellicola che potrebbe aver preso caldo e umidità durante il periodo che è intercorso dalle riprese allo sviluppo; questo potrebbe in parte spiegare l'effetto di aggregazione dei sali d'argento e la trama di fondo, a meno che non ci sia stata anche uno sbalzo di temperatura dei bagni di sviluppo, agitazione eccessiva e sovrasviluppo.
Ho visto i risultati degli altri partecipanti al Mini Photocontest 1944, al quale io non ho preso parte, ed in generale mi sono sembrati migliori di quanto io abbia ottenuto con i miei scatti, anche se ho saputo che alcune persone non hanno ottenuto nulla, vuoi per errori di caricamento, o di sviluppo.
Io sono riuscito ad esporre solo 8 fotogrammi, in quanto non avendo controllato la batteria della mia Nikon F3, ho dovuto ricorrere allo scatto meccanico d'emergenza, senza ricordarmi bene del suo esatto funzionamento.
Tutto sommato, le immagini fissate su questa pellicola hanno un aspetto molto personale, è vero che a tratti hanno un effetto macchina fotocopiatrice guasta, ma da un'emulsione super-scaduta sembra aver più senso un'effetto del genere che delle immagini quasi normali.

La bobina della pellicola prima d'essere aperta
(fotografia di Guido Tosi)

Margot e Erika, nello stesso posto dove è stato effettuato il test con la pellicola misteriosa scaduta nel 1944 (Ansco Supreme), fotografate con Pentax 645N e FP4.
Scansione effettuata con Imacon 848

Margot and Erika in the same place where the test was carried out with an Ansco Supreme expired in 1944. Here the girls have been photographed with a Pentax 645N and an FP4 film.
The scan was made with an Imacon 848

Photographing in 2014 with a mysterious film expired in 1944

Much of the charm of the film lies in the fact that to see how the image will be recorded on this support, we must wait for the end of each photo-chemical process, not to mention that the unexpected can always happen, in every situation and to every photographer.
There are no certainties.
Even so, the gelatinous layer in which is spread the emulsion light sensitive is a biological element derived from the bones of animals, usually sheep, specially bred for this purpose, at least one time was so.
When Kodak and Agfa grew in their pasture these sheep, the animals' diet was controlled, like many other parameters that must be continuously reviewed in order to give rise to a production by the quality and constant characteristics.
Obviously, each emulsion was then numbered and compared with those of earlier and later, in order to offer a good continuity of tone, contrast, texture and sensitivity.
For the color, the parameters to be observed are greater, as is also faster the decay of certain characteristics.
Being a "live" material, the film is continuously subject to aging, reacts unpredictably to changes in temperature or humidity, and can be attacked by living microorganisms, such as fungi, bacteria, microbes and so that altering the structure and the end result.
Go get an emulsion forgotten in a drawer, hoping to draw pictures is always a gamble, who faces a professional work of a certain commitment, at first it is necessary to know you can use a batch of films having all the same number of emulsion, which is able to ensure a homogeneous yeld.
Whether the films are not to be used immediately, it is best to keep them at a constant temperature and humidity.
With the aging of the emulsion, the films in black and white have a rise level of the veil that softens the contrast and the readability of the final image, as well as a loss of sensitivity that requires having to make an exposure test, before taking photographs for the new ISO reference to be set on the exposure.
Especially when the image is still latent on the emulsion, without being yet been developed and fixed that may occur other important modifications.
During this phase, the silver salts absorb the energy of the photons and produce a very, very faint, almost invisible that will be amplified to a few billion times by chemical detectors.
It 's always better to use in a short time development because, once again, the temperature and humidity can cause a form of self-development and go to jeopardize the retention of the image.
Last May, my friend Guido Tosi won at an auction online a coil of 30 meters of black and white film expired 70 years ago, and presumably produced about 10 years ago.
Nobody wanted this film 35mm 80 years that Guido had been awarded to 99 US cents.
After some tests, it was determined that the nominal sensitivity of about 50 ASA (Exposure Index) were to be become about 12 ISO.
To make things even more interesting, challenging and mysterious, the film had been winding in rolls of 10 poses and delivered to fifteen enthusiast photographers who would have made the shots as best pleases them, providing then to develop the film in so that they would have been more appropriate.
I had already talked about this event on this page of my blog of popular art and personal reflections, but now I want you to see the photographs obtained with film for identification of nearly 80 years ago.
I have loaded the roll of film on my Nikon F3 and I headed in an old abandoned amusement park to the outskirts of Milan, here you can see what came out.

Personal commentary of the images obtained
I must say I did not have particularly care of the film that may have been taken to the heat and to the humidity during the period covered by the shooting to the development; this could partly explain the effect of aggregation of the silver salts and the plot background, unless there was also a change in temperature of the developing baths, excessive restlessness and overdevelopment.
I saw the results of the other participants at the Mini Photocontest 1944, to which I have not taken part, and in general they probably obtained better results than I got with my shots, although I knew that some people have not achieved anything at all, either for loading errors, or wrong development.
I was able to exhibit only 8 frames, as not having checked the battery of my old Nikon F3, so I had to resort to shooting with the mechanic emergency time, without remembering well its exact function.
All in all, the images are fixed in this film have a very personal character, it is true that at times they look like they came out from a broken Xerox machine, but from an emulsion super-expired seems to have more sense having such an effect made, instead of almost normal images.